Sulla rivista LIMINA Francesco Spiedo sta curando una rubrica su autori che hanno scelto la comicità come via alla narrazione per i loro libri di recente pubblicazione. Dopo le prime tre puntate dedicate a libri di Gianfranco Mammi, Paolo Colagrande e Giacomo Sartori, la quarta puntata è dedicata ai Vangeli nuovissimi. C’è prima un’analisi del libro, poi un dialogo/intervista, infine tre consigli di lettura. Riporto qui l’inizio del lungo articolo, per rimandare poi la lettura completa al sito di LIMINA. (l’illustrazione, realizzata per Limina, è di Federico Arrigoni).
di Francesco Spiedo
Ironici è una rubrica che si pone due obiettivi: chiedersi quali siano le possibili forme del comico e costruire una collana virtuale di testi ironici. Tutto questo combinando una recensione, un’intervista e una breve lista di consigli per gli acquisti. Per provare insieme a dare maggior voce al comico e trovare una risposta alla fatidica domanda: mi consiglia qualcosa che mi faccia divertire?
«Dio è morto, Marx pure, e anche io non mi sento tanto bene.»
E. Ionesco
La citazione in esergo spesso viene attribuita, pare sbagliando, a Woody Allen. Ora non è tanto importante chi non si senta bene, quanto invece il legame che c’è tra religione e umorismo, fede e comicità. In questo filone molto prolifico, che va dai racconti antifrateschi del Decameron fino ai romanzi di Niven, passando per i meme su Gesù e film come Brian di Nazareth, troviamo Vangeli nuovissimi di Mario Valentini. “Nessuno è profeta in patria”, per restare nell’ambito delle citazioni, è una frase drammatica, ma che, come accade spesso in questo testo, finisce per indossare un sorriso leggero, l’aspetto di una beffa che ha perso buona parte della sua amarezza. Valentini ha lavorato a 10 brevi vangeli apocrifi dotati quindi di una qualche licenza, spesso temporale, basti pensare a Gesù che inventa il calcio: anche in questi vangeli, come i veri vangeli apocrifi, vengono raccontate vicende non ufficiali, non riconosciute, si parla di un Gesù in quell’età di mezzo che va dal Bambino nella grotta fino al predicatore e dispensatore di miracoli. I dieci vangeli che compongono Vangeli Nuovissimi possiamo dividerli in due macrocategorie: i primi cinque ruotano attorno alla figura di Gesù e alle sue qualità e i restanti potremmo considerarli minori, ossia legati ad aspetti molto specifici o singoli episodi. Il tutto, però, mantenendo una forma simbiotica con il vangelo inteso come genere letterario: non mancano, infatti, le frasi idiomatiche, la suddivisione in versetti e una prosa evocativa ed educativa tipica dei testi biblici. L’autore ha costruito dei vangeli del presente per il presente e la forma vangelo stessa è uno degli aspetti che ne conferisce comicità.
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Questa e altre recensioni del libro si possono leggere anche sul sito di Quodlibet, qui: https://www.quodlibet.it/libro/9788822906915